Il GGG di Roald Dahl: la paura può essere anche un gigante buono

Per me il nome di Roald Dahl si associa ad una precisa immagine: lo scaffale della biblioteca di paese della mia infanzia, dove stavano riposti i libri dell’autore che prendevo ripetutamente in prestito e di cui ricordo soprattutto le pagine consumate dalle mani di tanti bambini. 

Del GGG ho visto il film recentemente e mi vengono in mente alcune osservazioni che credo valga la pena di condividere, soprattutto quando la cosiddetta letteratura per l’infanzia (spesso svalutata o faticosamente accreditata al livello di “letteratura seria”) è in grado di darci dei suggerimenti così chiari che difficilmente potremmo spiegare in maniera più diretta. Continua a leggere Il GGG di Roald Dahl: la paura può essere anche un gigante buono

Oceania e la ricerca dell’identità: occorre lasciar andare per potersi ritrovare

Un film sull’adolescenza e sulla tormentata ricerca dell’identità di una giovane maori, attratta dall’oceano, chiara metafora del percorso da esplorare per cercare se stessi. Il conflitto padre – figlia, probabilmente un tratto culturalmente universale nei percorsi di crescita adolescenziali, apre gli interrogativi sulla propria identità: da un lato un padre, forte e premuroso, che però costringe la figlia nei rassicuranti confini della propria isola, dove l’oceano appare solo come la linea invalicabile delle cose proibite. Dall’altro Vaiana, la protagonista, irresistibilmente attratta dall’orizzonte, che intuisce fin da bambina la possibilità di trovare delle risposte solo valicando il pericoloso confine. Continua a leggere Oceania e la ricerca dell’identità: occorre lasciar andare per potersi ritrovare

“La felicità è”….. a lezione dai Trolls

Ho appena visto il film Trolls e, aldilà delle perplessità innescate da una visione tutta improntata all’eccesso (un tripudio di colori fluorescenti, forme spumeggianti, balli e musiche altosonanti…), qualche riflessione me la porto a casa.

Innanzitutto abbiamo di nuovo una protagonista femminile, ma di questo avevo già parlato a proposito di Frozen, i tempi cinematografici e della narrazione infantile sono sufficientemente maturi per proporre protagoniste che si battono eroicamente per grandi valori. Bene, cosa ci comunicano questi piccoli Trolls? Li incontriamo inizialmente come effervescente comunità improntata ad una vita puramente edonistica, ma evidentemente una soluzione esclusiva di questo tipo non è destinata a durare per sempre. Le peripezie che incontrano sottendono una ricerca più profonda, addirittura sul senso della felicità! Ecco a mio avviso i principali apprendimenti: Continua a leggere “La felicità è”….. a lezione dai Trolls

Parole che nutrono

Le storie nutrono. 

Libri, romanzi, racconti, fiabe soddisfano un bisogno primario che non è così lontano da quello nutritivo. Si potrebbe dire, due forme di oralità che rispondono ad esigenze di sopravvivenza comuni, seppur apparentemente diverse. Quante volte ascoltando o leggendo una storia usiamo termini legati all’alimentazione? Una storia si divora, si assaggia poco alla volta, si assapora, si gusta fino in fondo o magari ci lascia con l’amaro in bocca.  Continua a leggere Parole che nutrono

L’amore delle tre melagrane: quando la passione incontra la purezza

Può la passione coniugarsi con la purezza? L’eros con l’innocenza? Il rosso con il bianco? Melagrana

Nella fiaba abruzzese “L’amore delle tre melagrane” raccolta da Calvino, anche nota guarda caso con il titolo “Bianca come il latte rossa come il sangue”, sembrerebbe proprio di sì. Non solo: la fiaba ci parla dell’Eros come generatore di vita. È una fiaba ricchissima di simbologie legate ai colori, ai frutti, ai cosiddetti simboli metabletici.

Un figlio di re, tagliando la ricotta, si ferisce a un dito e una goccia di sangue finisce sulla ricotta (per rimanere sul piano metaforico, si tratta di una fecondazione simbolica: il rosso del sangue incontra il bianco della ricotta). Il bianco rappresenta simbolicamente la purezza e l’innocenza, mentre il rosso è il colore della passione erotica e delle emozioni forti. Di fronte a questa immagine, il principe dice: “Mamma, vorrei una donna bianca come il latte e rossa come il sangue”. Ma la madre e altri personaggi che incontra nella sua ricerca sono perentori: “Chi è bianca non è rossa, e chi è rossa non è bianca”. A buon intenditor poche parole, insomma. Purezza e passione sono inconciliabili. Continua a leggere L’amore delle tre melagrane: quando la passione incontra la purezza

L’Arte di…presentarsi!

Mappa Creativa di SèEbbene sì, anche la presentazione di sé può essere considerata un’arte o, per lo meno, si possono adottare anche strategie creative di presentazione. Gli esperti di selezione del personale sanno perfettamente che un buon colloquio di lavoro non si improvvisa e che un candidato attento mette in atto molte pratiche per giungere al momento di valutazione con una presentazione di sé ragionata, argomentata e contestualizzata.

Tuttavia, la capacità di narrarsi può non essere per tutti così scontata: può essere utile sperimentare tecniche e metodi differenziati per scardinare alcune resistenze personali, sviluppare un vocabolario personale sulle competenze e apprendimenti acquisiti, gestire la componente emotiva. Continua a leggere L’Arte di…presentarsi!

CENERENTOLA…. quel legame eterno con la madre perduta

CenerentolaEbbene, ho visto il film di Cenerentola. Avevo visto anche il film animazione di molto tempo fa. E non posso fare altro che confermare la mia predilezione per le fiabe nella loro versione tradizionale e dispiacermi delle mancanze riscontrabili nelle versioni cinematografiche *.

La fiaba di Cenerentola, tra le più note in assoluto, presente in contesti culturali molto diversi, è una fiaba che parla di molte cose, come è stato ben esplicitato da esperti del settore (vedi Bettelheim a questo proposito). È una fiaba che parla dell’adolescenza e delle fatiche della crescita, delle prove per raggiungere l’autonomia, delle rivalità fraterne, dell’effimero ruolo dell’immagine esteriore per potersi affermare nella vita.

Ma è anche una fiaba che parla del legame indissolubile con la figura materna, anche quando essa non c’è più. È questo è il punto più debole delle versioni cinematografiche (ispirate alla versione di Perrault). Continua a leggere CENERENTOLA…. quel legame eterno con la madre perduta

Orientamento e Bilancio di Competenze. Dalla mia esperienza di consulente

alice– Mi dici per piacere che strada devo prendere?
– Dipende più che altro da dove vuoi andare – disse il gatto
– Non m’interessa tanto dove… – disse Alice
– Allora una strada vale l’altra – disse il gatto
– …basta che arrivi da qualche parte – soggiunge Alice a mò di chiarimento
– Oh, questo è garantito – disse il gatto – basta che metti un piede dopo l’altro e ti fermi in tempo.

(Alice nel paese delle meraviglie, Carroll)

Proprio come Alice, catapultata magicamente in un mondo bizzarro e dalle logiche inconsuete, non è così raro incontrare oggi adulti disorientati dalla fluidità e dall’incessante cambiamento delle società complesse, dove trovare soluzioni semplici e lineari sembra difficile, perché molti fattori interagiscono tra loro, producendo incertezza e confusione (Bastone, 2015)*. Continua a leggere Orientamento e Bilancio di Competenze. Dalla mia esperienza di consulente

L’importanza dell’errore e delle regole

Una bambina che ha da poco iniziato la prima elementare, affronta le necessarie richieste di maggiore maturità ed autonomia di questa fase. Di fronte alla prima, piccola occasione di errore didattico si mostra frustrata e scoraggiata. Ma soprattutto resta stupefatta di fronte a questa osservazione: “Tutti sbagliano. I piccoli e anche i grandi. Non esiste nessuno al mondo che non abbia mai sbagliato”.

De ChiricoPenso all’esaltazione della libertà individuale e all’atmosfera di onnipotenza che spesso trapela dalla nostra cultura, alla spinta, anche mediatica, al successo personale e autocentrato, alla minimizzazione o negazione degli insuccessi, in una prospettiva di perfettibilità illimitata.

Occorre recuperare il valore dell’errore, dell’insuccesso e del fallimento, riflettere sull’importanza formativa dell’imperfezione e sull’incontro inevitabile nelle nostre esperienze di vita. Mai come in questi tempi onnipotenza e fragilità sono stati così vicini.

Un bambino dichiara alla maestra di non aver più voglia di svolgere il compito perché si è stancato e, per dimostrarlo, sfida l’insegnante strappando il proprio quaderno. Continua a leggere L’importanza dell’errore e delle regole

Cronache semiserie di una formatrice peregrina

RebeccaDautremerDopo oltre 10 anni nel ruolo di formatrice, è arrivato forse il momento di trarre alcune considerazioni sulle attività svolte e su alcuni aspetti che mi appaiono imprescindibili nella valutazione di questa professione. Ma … ho voglia di farlo con un po’ di leggerezza, per comunicare che questo ruolo richiede certamente competenze molteplici, tecniche e trasversali, passione, creatività e che può essere anche molto divertente. Suddividerò queste riflessioni in alcune categorie d’interesse, non necessariamente in connessione logica. Continua a leggere Cronache semiserie di una formatrice peregrina

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