Mi leggi una storia?

La sensibilizzazione precoce alla lettura è un tema di grande attualità, i cui vantaggi a livello psicologico, educativo, cognitivo e sociale sono stati evidenziati da numerose ricerche. Spesso, nelle mie attività di consulenza e formazione, mi viene domandato come stimolare l’interesse precoce per la lettura, soprattutto in tempi come quelli attuali, dominati dal trionfo delle nuove tecnologie. Proverò a riassumere in pochi punti gli elementi a mio avviso fondamentali per rispondere a queste due domande: perché e come la lettura precoce?

  1. La lettura precoce sviluppa numerose abilità a livello cognitivo, logico-matematico, linguistico attraverso un’insostituibile stimolazione della corteccia prefrontale e migliorando le relative capacità di ragionamento, concentrazione e problem solving (alcune ricerche rilevano un raddoppiamento delle connessioni nell’arco di un anno, attraverso l’esposizione alla lettura ad alta voce)
  2. Una delle abilità più importanti stimolate dalla lettura è la gestione delle emozioni: la narrazione consente il contenimento e la sperimentazione protetta delle emozioni; attraverso l’identificazione momentanea con temi, vicende e personaggi delle storie, il bambino ha la possibilità di entrare in contatto con il proprio mondo interiore e dare voce a vissuti spesso difficili da esprimere
  3. Da un punto di vista educativo, l’acquisizione più importante è a livello di relazione: il tempo speso nella lettura e ascolto di una storia produce una densità a livello affettivo e relazionale raramente rintracciabile in altre attività. Quando si dedica un tempo autentico di lettura al bambino, dobbiamo sospendere ogni altra attività e concentrarci su quanto si sta condividendo nel momento. La lettura rafforza innanzitutto il legame con l’adulto che legge; basti pensare a come ci si dispone fisicamente quando si condivide una storia: i corpi, gli sguardi, la mimica facciale degli interlocutori condividono ben più di una trama
  4. Si educa anche con l’organizzazione dello spazio, come ben diceva Montessori: avere nella propria stanza o altra parte della casa un “angolo lettura” ad altezza e alla portata del bambino, o in alternativa portarlo regolarmente in luoghi dove la lettura possa essere educata (biblioteche, ludoteche, librerie) consente di creare una buona e piacevole abitudine a cui ci si affeziona e che permane nel tempo
  5. L’adulto-lettore è il primo modello d’identificazione: come ben sappiamo, si educa più con quello che si fa che con ciò che si dice… Il bambino attorniato da adulti che leggono e che trasmettono il piacere della lettura è più propenso ad esplorare questa attività
  6. Il piacere della lettura da adulti si coltiva fin da bambini stimolando un rapporto con il libro all’insegna della libertà: il libro consente apprendimenti soprattutto se genera piacere (Calvino parlerebbe di “lettura sensuale”, ossia capace di assorbire tutti i nostri sensi e farci evadere in un mondo in cui si vorrebbe permanere). Pertanto libertà del bambino nella scelta dei generi, titoli, personaggi preferiti; libertà di interrompere la lettura, di non desiderare leggere in un dato momento, di leggere ovunque, di rileggere la stessa storia molte volte. Perciò è importante fin dall’inizio che possa entrare in contatti con materiali molto diversi.
  7. Non abbiate paura delle storie che presentano elementi spiacevoli, come le fiabe tradizionali. Oggi prevale un atteggiamento iperprotettivo verso l’infanzia che porta a edulcorare le storie, eliminando gli elementi spiacevoli, ma connaturati all’esperienza umana: la sofferenza, l’abbandono, la morte, la tristezza, l’angoscia, la solitudine. Tutte queste esperienze fanno parte della vita e le storie che ne parlano consentono onestamente di narrare la natura umana, aiutando il bambino ad avvicinarsi a questi temi in maniera protetta
  8. Superate gli stereotipi di genere: non esiste (o almeno non dovrebbe esistere) una letteratura per ragazzi e una per ragazze… Non è detto che tutte le bambine siano interessate a libri di moda, principesse e pop-stars. Molte bambine mostrano curiosità per storie di avventure e libri scientifici che spesso non vengono ritenuti adatti dagli adulti. L’educazione alle pari opportunità parte anche da qui.
  9. La lettura precoce è un dono insostituibile che l’adulto può fare al bambino, ossia il supporto a una mente aperta, critica, flessibile, creativa, tutte caratteristiche fondamentali oggi. Il possesso di strumenti cognitivi e culturali trasversali e variegati è un’ottima strategia di sopravvivenza in un mondo complesso come quello attuale

Pubblicato da

antonellabastone

Pedagogista, laureata in Scienze dell'Educazione e in Formazione dei Formatori, svolgo attività di formazione, consulenza, orientamento e ricerca in campo psicologico, educativo e sociale, presso enti pubblici e privati. Sono docente a contratto di discipline pedagogiche presso l'Università di Torino, del Piemonte Orientale e di Genova .

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